Archivio per Categoria Eventi Verona

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Sabato 12 settembre h 18 inaugurazione della personale di BARBARA BRUNELLI in Galleria Massella

GALLERIA MASSELLA

di via Dietro Filippini,13 a Verona (centro storico) presenta

la mostra personale di BARBARA BRUNELLI 

dal titolo “LA LIRICA DEL COLORE” 

a cura di Licia Massella”.

Catalogo della mostra in galleria: Edizioni Massella.

Vi invitiamo all’evento di INAUGURAZIONE che si terrà 

SABATO 12 SETTEMBRE 2020 dalle ore 18.00 alle 20.00 

alla presenza dell’artista e la curatrice.

Ingresso libero, nel rispetto delle norme vigenti. 

Seguirà brindisi conviviale per tutti.

La mostra resterà aperta al pubblico con ingresso libero da sabato 12 settembre a sabato 17 ottobre compreso dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle 18.30. Apertura straordinaria anche domenica 13 settembre. Durante tutto il periodo dell’esposizione saranno possibili visite su prenotazione telefonando al : 348 7560462 Licia M. e Fabio M. 347 2430839

Presentazione di Licia Massella

Ciò che immediatamente colpisce dell’opera della pittrice veronese Barbara Brunelli è l’intensità materica e del tono del colore che sembra molto spesso “abbracciare la tela”.

I colori amati dall’autrice sono quelli puri primari, specialmente il magenta, dialoganti con secondari prediletti come il viola e il verde in tutte le loro declinazioni. All’osservatore, più che gioia spensierata, arriva un senso di consapevolezza, di equilibrio raggiunto nella convivenza con i drammi della vita.

I colori vivaci e stridenti vincono in campiture di colori cupi dai quali rischiano di essere assorbiti: lampi di luce bianca, gialla o arancione, rosa delicati e bianchi evocativi, rompono gli schemi di una totale riflessione. Si tratta pertanto di opere pre-astratte che nostalgicamente raccontano desideri.

Questa mostra testimonia un punto di partenza e aspira ad un traguardo di gratificazione emotiva e sollievo, seppure sognato.

I contenuti sono cinque e ciascuno ripercorre questo anelito: il paesaggio di origine nell’est veronese, il paesaggio sognato della Lessinia, i ritratti dei familiari, le nature morte, l’impegno sociale.

Nei paesaggi della provincia veronese, tra Montorio e Montecurto, la realtà dipinta diviene consolatoria, idealizzata grazie alle sue connotazioni più naturalistiche ed arboree, ove le sagome possono comunque alludere a pericoli impliciti e nascosti.

Dell’aspirazione ai luoghi puri della montagna Veronese, la Lessinia, conosciuta grazie alla maestra di pittura e umorismo Odilla Zanella, Barbara Brunelli ne fa oggetto contenutistico e formale della sua attuale ricerca. La visione notturna della Casa ad Assago con le finestre chiuse e l’intonaco rosa, vecchio e scrostato rappresenta una silenziosa e forse triste riflessione, subito distratta dalla realistica facciata della Casa Lessinica addolcita dalla siepe fiorita rosso magenta. Anche questa sezione si conclude con una visione fiabesca della Contrada via Verde che vede elementi della natura trasformarsi antropomorficamente e restituirci simboli romantici, confortanti e rassicuranti.

Nell’omaggio all’identità originaria, con il ritratto del padre artista vi è il riconoscimento della propria principale vocazione alla pittura e nel ritratto di signora l’individuazione di una certa predisposizione al giornalismo letterario sempre tenuto in sordina.

La pittrice Barbara Brunelli si presenta ora dopo la sua prima mostra personale in Galleria Massella, avvenuta nel 2019, che era caratterizzata dalla predominanza del tema della natura morta. I residui di questa ricerca, affrontata con estrema forza ed accento espressionista, appaiono anche in questa occasione espositiva, lanciando messaggi altrettanto originali come in Vaso blu con bouquet di salvia e proiettando la produzione dell’artista verso nuovi orizzonti formali come in Rose su carte colorate.

La mostra si conclude con la sezione dedicata all’impegno sociale che si traduce nella denuncia dei drammi umani quali la demenza senile e l’abbruttimento morale che provoca l’abuso sui propri simili dove molto spesso è vittima l’individuo più sensibile come la donna; il ruolo di musa ispiratrice viene riscattato nell’opera Nudo di donna alle terme ove la figura ritratta appare nella sua maestosità e grazia.


La pittrice Barbara Brunelli porta, nella sua fertile opera il profondo legame alla sua terra di origine, con un paesaggio che la circonda sin dall’infanzia, unitamente ad una significativa passione per la storia della pittura moderna studiata, osservata e a lungo sperimentata. Nel suo costante lavoro si dimostra affascinata sia dall’espressione accademica che da quella non convenzionale.

I paesaggi lirici predominanti nella mostra testimoniano la sua ricerca continua di una serenità raggiunta attraverso la forza dell’intensità coloristica. In questi dipinti il colore verde, nella vasta gamma delle sue tonalità, contrariamente a quanto sosteneva Kandinsky che lo definiva “pacato e tranquillo, adatto ad un atteggiamento borghese”, appare per quest’artista un colore in movimento che esprime la forza generatrice e rigeneratrice della natura.  

www.galleriamassella.com

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Sabato 18 Gennaio h 18 GIANFRANCO ANDREOLI in GALLERIA MASSELLA

GALLERIA MASSELLA

presenta

GIANFRANCO ANDREOLI

“Viaggiar per luci ed ombre”

Trattasi di Scultura

a cura di Licia Massella

La S.V. è invitata all’inaugurazione: Sabato 18 gennaio 2020 ore 18.00 

Gianfranco Andreoli, diplomato all’Istituto d’arte di Castelmassa (RO), docente di educazione artistica.

Ha privilegiato la scultura in legno, non trascurando l’uso degli altri materiali.

Ha partecipato a Mostre personali in Italia e collettive anche all’estero. 

Lavora ad Ostiglia e Melara, dove ha uno studio di progettazione.

La libertà della tradizione

La sua opera trae spunto dalla storia e dalla tradizione della terra di origine per rappresentare, attraverso figure emblematiche, i principi che ancorano l’essere umano a certezze e permettono di sviluppare la libertà creativa su cui si fonda l’ autentica relazione. Una scultura metaforica che, da figurativa e narrativa, diviene sempre più stilizzata, simbolica ed universale. L.M.

Dal 18 gennaio al 9 marzo 2020  

Visite su appuntamento: 

info L. Massella 348 7560462 – G.Andreoli 338 4697892

GALLERIA MASSELLA via Dietro Filippini, 13 Verona (Centro Storico)

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Sabato 7 marzo h 18 : Inaugurazione di “Schizzi Teatrali” di Alla Frolova in Galleria Massella

GALLERIA MASSELLA e RUSSKIJ DOM Verona
presentano la mostra
“SCHIZZI TEATRALI” 

dell’artista ALLA FROLOVA

a cura di Licia Massella e Marina Kholodenova

La S.V. è invitata all’evento di INAUGURAZIONE
SABATO 7 MARZO h 18 : 

in Galleria Massella, via Dietro Filippini, 13 Verona
Il presente invito rispetterà quanto previsto dal DPCM del 1 marzo 2020 in materia di salute pubblica e pertanto la visita sarà limitata a turni di 20 persone dalle ore 18 alle 20.30.

Nella mostra sono esposti i disegni dei costumi per i spettacoli di opera lirica e di balletto e per i concerti, usati realmente dalle compagnie teatrali ed artistiche di Mosca, San Pietroburgo ed altre città russe.

Si tratta di Schizzi teatrali

ispirati a due fiabe del poeta, scrittore e drammaturgo russo poeta, scrittore e drammaturgo russo di Aleksandr Sergeevič Puskin:

Il Gallo d’Oro e Lo Zar Saltan;

realizzati come veri e propri cartamodelli esecutivi, disegnati dalla mano dell’artista, dipinti, anche negli sfondi suggestivi, e corredati dei campioni dei tessuti adatti alla realizzazione.

Completano la mostra l’immagine l’opera dedicata alla mitica figura Baba-yaga, un trittico legato ad “Un gelido Autunno”, e la serie di 6 costumi tradizionali russi. 

Alla Frolova ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed onorificenze nazionali della Russia, tra cui la medaglia per il contributo alla salvaguardia della cultura russa e il premio professionale teatrale “Arlecchino d’Oro”.
L’artista Alla Frolova è un’autentica sanpietroburghese.La sua creatività è contraddistinta dalla delicatezza e allo stesso tempo dalla determinazione, proprie allo spirito della sua città. Le sue opere, come costumi teatrali o le composizioni storico-artistiche, sono realizzate con estrema propria dell’essere femminile. Sensibilità che è unita a professionalità e conoscenza della cultura mondiale nonché ad una capacità di trovare continuamente nuove forme, composizioni ed interpretazioni.Nelle creazioni di Alla Frolova l’atmosfera culturale di San Pietroburgo – teatrale nello spirito e nell’apparenza – traspare essenziale e discreta, a differenza della trionfale e talvolta esuberante cultura moscovita. Questa raffinatezza ed ammirazione ai minimi particolari affascina lo spettatore, invitandolo ad una delicata e profonda analisi. https://cloud.mail.ru/stock/7R67BCsxxS3FNEXgqbjf89NQ

Visitabile ad ingresso gratuito dal 7 al 13 marzo 2020    
Per info e prenotazioni:  320 0478864 Marina K. – 348 7560462 Licia M.
Marina Kholodenova
Presidente Associazione Russkij Dom di Verona

Licia Massella Presidente Galleria Massella

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Sabato 18 Gennaio h 18 GIANFRANCO ANDREOLI in GALLERIA MASSELLA

GALLERIA MASSELLA

presenta

GIANFRANCO ANDREOLI

“Viaggiar per luci ed ombre”

Trattasi di Scultura

a cura di Licia Massella

La S.V. è invitata all’inaugurazione: Sabato 18 gennaio 2020 ore 18.00 

Gianfranco Andreoli, diplomato all’Istituto d’arte di Castelmassa (RO), docente di educazione artistica.

Ha privilegiato la scultura in legno, non trascurando l’uso degli altri materiali.

Ha partecipato a Mostre personali in Italia e collettive anche all’estero. 

Lavora ad Ostiglia e Melara, dove ha uno studio di progettazione.

La libertà della tradizione

La sua opera trae spunto dalla storia e dalla tradizione della terra di origine per rappresentare, attraverso figure emblematiche, i principi che ancorano l’essere umano a certezze e permettono di sviluppare la libertà creativa su cui si fonda l’ autentica relazione. Una scultura metaforica che, da figurativa e narrativa, diviene sempre più stilizzata, simbolica ed universale. L.M.

Dal 18 gennaio al 9 marzo 2020  

Visite su appuntamento: 

info L. Massella 348 7560462 – G.Andreoli 338 4697892

GALLERIA MASSELLA via Dietro Filippini, 13 Verona (Centro Storico)

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Venerdì 22 febbraio ore 18.00 “ART at HOME” di Brunelli Barbara in GALLERIA MASSELLA

GALLERIA MASSELLA

via Dietro Filippini, 13 (Centro storico) a Verona
presenta

ART at HOME
mostra personale della pittrice BARBARA BRUNELLIa cura di Licia Massella.
Nature morte, paesaggi interpretati con riferimento ai grandi maestri Claude Monet, Paul Cezanne, Pablo Picasso. Grandi tele ad olio, formalmente preastratte e precubiste i cui contenuti si riferiscono sia ai microcosmi della vita quotidiana, pregni di ricordi, sai ai macrocosmi di paesaggi naturali, per un’ incessante ricerca di forza e serenità.L.M.
dal 22 febbraio a 9 marzo 2019INAUGURAZIONE venerdì 22 febbraio alle ore 18.00Partner : Azienda Agricola Tamburino Sardo
Informazioni : 348 7560462 – 347 2430839 – 348 6829005
www.galleriamassella.com pagina facebook: Galleria Massella


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Sabato 26 gennaio 2019 alle ore 17 in Galleria Massella inaugurazione della mostra di Carlo Trevisan

GALLERIA MASSELLA
in via Dietro Filippini, 13 a Verona

presenta
CARLO TREVISAN

“RAME GIALLOBLU E INOLTRE”

a cura di Licia Massella

Inaugurazione sabato 26 gennaio 2019 alle ore 17
Partner della degustazione: Azienda Agricola Tamburino Sardo

Dal 26 gennaio all’ 8 febbraio 2019
tutti i giorni dalle ore 17 alle 19.30 ingresso libero
informazioni al cell. 348 7560462 – 347 5909316

Singolare e coraggioso il percorso artistico compiuto da Carlo Trevisan che, dopo aver lavorato come operaio in un’officina fino al 2002, ha deciso di dedicarsi interamente alla pittura. In precedenza aveva avuto solo qualche sporadica esperienza in campo artistico, cimentandosi, verso la fine degli anni Ottanta, nella lavorazione del rame.
La passione per l’arte, tuttavia, ha sempre accompagnato la sua vita; fin da ragazzo, infatti, ha frequentato gallerie, ammirando “da lontano” i lavori di altri pittori, senza minimamente prevedere che un domani anch’egli avrebbe prodotto delle proprie opere esponendole in mostre personali.
Oggi dedica dalle otto alle dieci ore al giorno all’attività creativa, che ormai è divenuta per lui non solo un lavoro, ma anche una ragione di vita.
Trevisan si definisce un simbolista astrattista, alla continua ricerca di un’evoluzione artistica e sempre con occhio critico verso le proprie opere.

Con enorme umiltà e seguendo l’esempio dei grandi maestri, Trevisan pone un’immensa attenzione alla ricerca tecnica, curando minuziosamente ogni dettaglio dei suoi lavori. Tuttavia si è trattato di una ricerca personale, scevra dagli influssi di correnti pittoriche o di stilemi teorici. Tutta la sua produzione è dunque il risultato di un impegno personale, da autodidatta disposto a compiere lunghe esercitazioni e desideroso di confrontarsi con modestia alla pittura, ma anche di una passione intuitiva, che lo ha condotto a cercare una propria strada, un percorso artistico originale.
Dalle prime opere su rame – prevalentemente ritratti e fiori – è passato al genere astratto e al disegno geometrico, che caratterizza tutta la sua iniziale produzione.
Per le opere in rame, che costituiscono ancor oggi uno dei generi a cui si dedica sovente, progetta prima il disegno e poi lo riporta sul metallo, talvolta anche sbalzando le forme che poi dipinge con gli smalti lucidi dalle tinte accese. Il risultato finale sono pannelli tralucenti, che catturano l’occhio grazie agli armonici accostamenti cromatici e alla plasticità delle forme.

Più che l’ispirazione, confessa l’artista, il grosso del suo lavoro consiste nell’ esecuzione, sempre curata nel dettaglio.
L’amore per la sperimentazione è un tratto che caratterizza tutte le sue opere, in cui non manca mai però un tocco originale. Frequentissimo, ad esempio, l’utilizzo di piccole forme tonde, che richiamano l’idea della cellula o di un nucleo fondamentale, come se l’artista volesse alludere all’origine di ogni cosa o al mistero della natura.
Così incontriamo spesso il simbolo del Tao, che si contrappone alla rappresentazione trina occidentale del divino, opponendogli un simbolismo dualistico che insieme costituisce un’unità.
Anche il mandala ricorre spesso nelle sue opere, evidenziando il fascino del pittore per l’oriente, in cui egli intravede una ideale realizzazione del concetto di pace.
Se, infatti, possiamo individuare un obbiettivo della ricerca di Trevisan, esso è proprio il raggiungimento di una serenità interiore, che viene poi riflessa e comunicata attraverso le sue opere.
Non bisogna pensare, però, che egli intenda portare avanti un discorso filosofico o religioso: il suo interesse per l’oriente costituisce un’elaborazione personale di tratti stilistici e insegnamenti mutuati da una cultura in cui egli sente viva la tendenza ad un equilibrio interiore. Ed è questa pace che egli ritrova costantemente nelle lunghe ore trascorse in solitudine, mentre sbalza le opere in rame o dipinge i suoi quadri. È una condizione di serenità conquistata, che gli consente di lavorare nonostante il rumore di martelli, trapani e macchine utensili dell’officina adiacente al suo laboratorio. Trevisan si astrae completamente non solo dall’ambiente che lo circonda, ma perfino da se stesso.
Sarebbe tuttavia riduttivo concludere che egli, attraverso l’arte, trovi una via di fuga alla realtà. Sembrerebbe, al contrario, che tramite essa egli voglia affermarla in una dimensione nuova, personalmente rielaborata e dotata di significati imprevisti, a mezza via tra la vita, la contemplazione e il sogno.
La potenza espressiva dei colori diventa dunque un mezzo per esprimere tanto la scoperta di un’energia vitale incontenibile, quanto la serenità, l’equilibrio interiore e, non ultima, la dimensione poetica dell’esistenza.
È il caso della montagna, che richiama tanto l’amore per la natura, quanto il pacato misticismo già presente nei tratti orientaleggianti di molti suoi quadri.
Trevisan, nonostante la prolifica produzione di dipinti, non ha mai abbandonato la passione per il rame, che utilizza non solo per creare panelli policromi, ma anche per la realizzazione di piccole e grandi sculture.
Con la mostra dal titolo velatamente ironico “Rame Gialloblu e inoltre”, presenta dei pannelli di grandi dimensioni (50 X 70 cm) realizzati sbalzando il rame con infiniti segni da farli apparire tessuti che catturano lo spettatore e lo conducono alla lettura simbolica dell’opera.

Licia Massella

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Dal 26 gennaio all’ 8 febbraio 2019, presso la galleria,
tutti i giorni dalle ore 17 alle 19.30, con ingresso libero,
il pubblico potrà incontrare l’artista Carlo Trevisan al lavoro.

informazioni al cell. 348 7560462 Licia – 347 5909316 Carlo

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Galleria Massella con questa mostra intende annunciare una nuova partnership con:

Azienda Agricola Tamburino Sardo di Fasoli Adriano e figli

Strada del Tamburino Sardo, 11

37066 Custoza di Sommacampagna – Verona, Italy

+39 045516190

info@aziendaagricolatamburinosardo.it

www.aziendaagricolatamburinosardo.it
Si ringrazia
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Vi aspettiamo dunque per trascorrere un lieto evento con Noi!

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Dopo l’inaugurazione potrete continuare la serata al Teatro Satiro Off di vicolo Satiro, 8 (5 minuti a piedi dalla Galleria) per assistere all’innovativa proposta del “Teatro Quotidiano” di Casa Shakespeare
Il martedì mercoledì, venerdì e sabato dalle 19 alle 20 dalle ore 19 alle 20.
Sabato 26 gennaio alle ore 19 è in programma:
Sogno di una notte di mezza estate
“Midsummer night’s dream”
telefono: 340 0523801
https://www.facebook.com/TeatroSatiroOFF/?__tn__=%2Cdk%2CP-R&eid=ARC6sA6FOD_45nz94hknyq03dYbO397F0lwy9npJ6b6kCHmDnQupMvSYy4th6v7-sz1_m4TCHpDhETDX&fref=tag

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Domenica 23 dicembre h16.30 al Teatro Satiro Off – h18 GlendArt – h19 Il Circo di Shakespeare

Nell’augurarVi Buon Natale e Felice Anno NuovoVi invitiamo ad un pomeriggio in Teatro, allietato da un dolce intervallo con aperitivo 

Domenica 23 Dicembre alle 16.30
presso Teatro Satiro off in Vicolo Satiro, 8  a Verona 

zona Filippini Centro Storico 

Programma:

dalle ore 16.30 alle 17.30 

visita al Shakespeare Interactive Museum 

Una mostra interattiva in versione Beta, in cui il visitatore viene calato all’interno del mondo di Shakespeare e della famosa storia di Romeo e Giulietta.

Il percorso si sviluppa in quattro momenti: 

– una mostra di memorabilia cinematografiche dei film di Zeffirelli e Branagh; 

– una personale fotografica di Manuela Giusto, con scatti di Shakespeare Re-Loaded Festival 2016 e del Backstage di Sh-ort-akespeare; 

– una rappresentazione teatrale aumentata in cui Giulietta accompagna il visitatore in un video mapping dei luoghi più significativi della tragedia dei due amanti; la proiezione degli Sh-ort-Shakespeare.

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dalle 17.45 alle 18.45 APERITIVO 

in Galleria Massella via Dietro Filippini 13 

con l’esposizione di Glenda Racaniello

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dalle ore 19.00 alle 20.00

Per la rassegna Teatro Quotidiano, Casa Shakespeare presenta:  

IL CIRCO DI SHAKESPEARE 

Spettacolo per famiglie in due atti

Giulietta (?) Romeo & puppets”, con Beatrice Zuin e Solimano Pontarollo

Amleto in du (e du quattro)”, con Beatrice Zuin, Melanie Vinco e Solimano Pontarollo

Regia: Solimano Pontarollo
Aiuto regia: Beatrice Zuin
Da: William Shakespeare
Adattamento testi: Beatrice Zuin
Coreografie: Varhynia Ziliotto

Attori:
Beatrice Zuin
Solimano Pontarollo

Artista circense:
Melanie Vinco

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Vi chiediamo gentilmente di confermare la Vostra partecipazione rispondendo a questa email  

oppure chiamando il 348 7560462 Licia Massella

Preferibilmente entro venerdì 21 dicembre

…volete saperne di più?

SHAKESPEARE INTERACTIVE MUSEUM

A 50 anni dalle riprese di Romeo e Giulietta” di Zeffirelli e a 25 anni dall’uscita di “Molto Rumore Per Nulla” di Branagh, Shakespeare Interactive Museum presenta una mostra di memorabilia cinematografiche riguardanti questi film che hanno reso Shakespeare un fenomeno “pop”.

La mostra personale fotografica di Manuela Giusto propone fotografie relative allo Shakespeare Re-Loaded Festival del 2016 e al backstage di Sh-ort-akespeare, serie di corti realizzati con l’intento di ricreare la magia del cinema shakespeariano attraverso volti noti di giovani attori del panorama teatrale italiano. Questi “Shorts” proiettati alla fine del percorso museale godranno, inoltre, di una serata cinema dedicata.

Il terzo momento è forse il più significativo per Verona: una rappresentazione teatrale aumentata tramite una proiezione digitale dei luoghi più significativi del “Giulietta e Romeo”. Con versi tratti dalla tragedia shakespeariana, Giulietta stessa accompagna il visitatore in una dimensione mista tra l’antico e il tecnologico, fra il virtuale e l’iperlocale, ricordandoci che siamo effettivamente a Verona, che la città è lì fuori, bastano pochi segni per evocarla, pochi passi per ritrovarsi in mezzo alla scena.

Conclude il percorso la proiezione degli “Sh-ort-Shakespeare”, 4 corti intrepretati da alcuni dei più talentuosi giovani attori italiani: da Michele Cesari (nelle produzioni televisive “Alex & Co”, “Un medico in famiglia”, “Un posto al sole”) a Caterina Gramaglia (nelle produzioni teatrali “Le lacrime di Giulietta”, “Stiamo tutti bene”, “Tutte lo vogliono”), da Giovanna Mangiù (fino al 2010 attrice allo Stabile del Veneto) ad Alessandro Averone (maschera d’oro 2015 come miglior attore emergente.

IL CIRCO DI SHAKESPEARE  

“Ciao sono Giulietta Capuleti e sono morta, cioè son viva ma sono morta, insomma sono viva per raccontare come sono sono morta…e come sono morta? Accadde tanti e tanti anni or sono qui nella bella Verona…”

Ieri sera al Circo è successa una tragedia! 

Ma il palco è pronto il pubblico c’è e… si va in scena!
Due inservienti e l’acrobata muta improvvisano “Giulietta e Romeo”, diventano attori loro malgrado e si fanno aiutare da alcuni pupazzi. Festeggiano poi l’esito fortunato e, tra un brindisi e l’altro, si raccontano la tragedia della sera precedente: la loro versione dell’“Amleto”.

Note di regia di Solimano Pontarollo:

“Quando Beatrice Zuin mi presentò le due più famose tragedie Shakespeariane riscritte con la comicità che la contraddistingue, ho pensato al nostro percorso, nostro di Casa Shakespeare. A quel voler dialogare con tutti, per strada o in villa, a teatro o in osteria, tra le rovine archeologiche o nel negozio all’ultima moda, con estrema sincerità sul chi siamo e dove siamo, cercando di far arrivare il nostro bisogno di relazione e di riflessione. E ho pensato al sorriso dei bimbi, alle risate degli adulti, a quel modo di raccontare dei cantastorie, dei commedianti da strada, degli artisiti del Circo.

E allora perchè non scendere in piazza, perchè non viaggiare tra contrade e paesi, tra quartieri e aie, tra spiagge e rifugi. E magari con un carrozzone, un “carro di Tespi”, alla maniera dei commedianti dell’arte. Un carro che arrivi e faccia nascere il Teatro. Con semplicità e immediatezza.”

Un cordiale saluto

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