Archivio giornaliero 1 Maggio 2017

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Sabato 6 maggio ore 17.30 TONI COSTA scultore “L’essenza del vuoto”

GALLERIA MASSELLA

in via Dietro Filippini, 13 a Verona (zona Filippini)

presenta la mostra personale di

TONI COSTA Scultore

dal titolo “L’ESSENZA DEL VUOTO”

a cura di Licia Massella

Dal 6 maggio al 9 giugno 2017

Inaugurazione: Sabato 6 maggio alle ore 17.30.

Lo scultore Antonio Costa è nato a Verona nell’ottobre del ’65.
A metà degli anni novanta inizia a dare forma alle sue fantasie utilizzando il legno.

 “Servirebbe ben più di una vita per dare forma a tutto quello che passa per la testa.

Spesso mi chiedo perché scolpire, perché tutto questo impegno, la polvere, l’arduo lavoro di portare a casa tronchi di vari quintali di peso con l’aiuto di amici… la risposta non la saprei dare con esattezza.

Alcune opere sono nate come una sorta di riscatto, per ridare una nuova esistenza a questi esseri viventi abbattuti per qualche motivo più o meno condivisibile.”

Dall’estate del 2012 ha iniziato un percorso nuovo, un’interessante tributo alla bellezza e alla sinuosità del corpo femminile anche se questo, in effetti, non c’è.

A volte ho una sensazione strana guardando alcuni soggetti appena conclusi, non mi so spiegare da dove arrivino, ed io mi sento “solo” un attuatore, un tramite che ha permesso a questa creatura di materializzarsi”.


Queste sculture sono state interamente svuotate finché non rimane uno spessore di 1-3 centimetri. Rimane così solo “l’abito”, il soggetto non c’è. Uno dei segreti dell’artista Toni Costa per riuscire a portare a termine queste opere è lavorare e soprattutto svuotare il tronco finché il legno è ancora fresco, tenendolo umido e lontano da fonti di calore.

“Con questi lavori sto scoprendo che il vuoto ha una sua magia e ha altrettanta importanza del pieno, anzi lascia spazio all’immaginazione di creare un’identità a piacimento.”

“Durante il processo di creazione di una scultura c’è sempre un momento in cui mi sembra di aver smarrito la lucidità e mi sorgono forti dubbi sul risultato: è molto importante aver fiducia e saper rischiare anche interventi azzardati. Grazie al lavoro eseguito con gli scalpelli, le “sgorbie”. La lentezza di lavorazione a cui si è costretti unita all’assenza del fastidioso frastuono degli attrezzi meccanici, lascia il tempo di osservare il cambiamento graduale che sta subendo l’opera. In effetti è questa la dimensione che prediligo; quando il ritmico martellare si associa, in una sorta di sinfonia nascosta, al respiro, al battito del cuore, all’utensile giusto con la giusta affilatura. Ed è un sottile piacere molto “nutriente”….

Il Vuoto come l’Infinito , come non misurabile capacità di essere e comprendere ogni cosa. L’universo femminile, come lo ritrae l’artista Toni Costa, è l’infinito dove ha origine la fantasia e la creatività dell’altro, che può inventare, vedere e immaginare colei che lo potrà corrispondere. (L.M.)

Info 3487560462  liciamassella@gmail.com  Facebook: Galleria Massella    www.galleriamassella.com  www.tonicostascultore


Loc. Costa

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1 Aprile 2017 ore 17.30 mostra di Natalina Marcantoni “Raccontami”

Galleria Massella
via Dietro Filippini, 13 a Verona 
presenta la 
 
Mostra personale di
 
Natalina Marcantoni 
“Raccontami”
a cura di Licia Massella
dal 1 aprile al 2 maggio 2017
inaugurazione Sabato 1 aprile alle 17.30 


La pittura di Natalina Marcantoni è “calda”.
L’artista dipinge luoghi per intimi incontri e
sembra dire allo spettatore ”siediti accanto a me”.
Il dialogo a due che si instaura è denso, autentico ed emozionante come la Natura rappresentata nel quadro.
Le vedute della città e dei paesini antichi del lago di Garda, come immagini di fiaba o favola, raccontano la Nostra storia.
A causa del vaccino antipolio, Natalina Marcantoni si ammala all’età di 11 mesi.
La malattia le paralizza entrambe gli arti e la costringe a vivere su una sedia a rotelle.
Dipinge da sempre. Oggi vive e lavora a Ca di david con il fratello Carlo e la sua famiglia.
E’ stata scelta come artista dall’Associazione internazionale VDMFK. 
Collabora con la Spam srl di Verona, Galleria d’arte on line Ability Art.
info 348 7560462 Licia Massella
Natalina Marcantoni: 045 542652 – 346 6446421



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11 marzo ore 17.30 mostra di GIUSEPPE CIANO “L’Anima e la materia”

GALLERIA MASSELLA 
presenta
 
L’Anima e la materia
mostra personale di 

Giuseppe Ciano

a cura di Licia Massella

 
11 – 31 marzo
 

Inaugurazione Sabato 31 marzo alle ore 17.30

 

Giuseppe Ciano è nato a Reggio Calabria e dipinge da sempre. Ha conseguito la maturità artistica presso il liceo artistico di Siderno (RC) ed è laureato in Fisica. Nella sua pittura predilige nettamente la figura umana.

Nella personale ricerca intende trovare una sintesi espressiva spontanea che non sia frutto di un processo esclusivamente intellettuale.

Ritrae un corpo che imprigiona l’Anima nella quotidianità.
La materia, e l’imprescindibilità del legame spirito – materia, è al tempo stesso la fonte di tensioni, spasmi ma anche l’unico mezzo attraverso il quale la trascendente natura dell’ Anima si possa esprimere.
Tramite il corpo l’Anima materializza il suo urlo che piombando verticalmente nell’assordante silenzio cerca di frantumare l’orizzontale solitudine della ripetitiva, banale e indifferente quotidianità.


Grandi tele dipinte ad olio con una pennellata sicura e decisa, espressionista. I corpi emergono dall’ombra forti di una bellezza statuaria, carica di significati e messaggi per uno spettatore alla ricerca del senso dell’esistere. (L.M.)

GALLERIA MASSELLA via Dietro Filippini, 13 – Verona

info 3487560462 – Facebook Galleria Massella



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25 Febbraio ore 20.30 LICEO ARTISTICO STATALE di VERONA “Il Simposio dei Comici” Spettacolo al Teatro Stimate – Vr

25 febbraio
Il Simposio dei Comici
Spettacolo teatrale liberamente ispirato al Simposio di Platone
TEATRO STIMATE
Il Simposio dei Comici è un’opera liberamente ispirata al Simposio di Platone, proposta nelle forme originali di una “Commedia dell’Arte d’innovazione”.
Il tema è l’Eròs, che, oggi come allora, è fame del corpo e dell’anima, ricerca incessante di nutrimento, di completezza, di conoscenza e d’immortalità: proprio come il teatro.
I protagonisti del simposio platonico prendono le sembianze dei caratteri tradizionali della Commedia dell’Arte: Arlecchino, Balanzone, Brighella, Pantalone, il Capitano, la Servetta, il Garzone. Insieme a loro attori, danzatori, musicisti tentano l’audace impresa di fare il teatro con la filosofia e la filosofia con il teatro. I nomadi artisti si destreggiano tra bauli, valigie, strumenti musicali, lasagne leggerissime e una grande luna, fedeli compagni di viaggio. E poi c’è uno sgabello: lo sgabello di Socrate. Ma Socrate dov’è?
Lo spettacolo, che debutta al teatro Stimate di Verona sabato 25 febbraio 2017 alle 20.30, è realizzato, con il patrocinio dell’Associazione SAT. nell’ambito del progetto Commedia dell’Arte: tradizione e innovazione tra Veneto e mondo, promosso dal Liceo Artistico Statale di Verona e da un gruppo di giovani appassionati d’arte e teatro. Studenti, docenti ed ex-alunni, con un gruppo di allievi musicisti del Liceo Montanari di Verona (indirizzo musicale), hanno creato una compagnia teatrale capace, come le antiche compagnie di Commedia dell’Arte, di realizzare una produzione completa, dalla scrittura del canovaccio e della colonna sonora, fino alla messinscena con musica dal vivo, inclusa la gestione economica ed organizzativa.
Decisivo per l’ideazione del progetto è stato l’impulso del Dipartimento di Filosofia del Liceo Artistico, che ha scommesso sulla validità del teatro come mediatore didattico, proponendo, come soggetto per la messinscena, un testo fondamentale della tradizione filosofica: il Simposio di Platone, punto di riferimento imprescindibile della riflessione sulla bellezza e sull’amore anche in età moderna.
Abbiamo scovato, incastonate nel testo platonico, vene comiche e frecce d’ironia: le abbiamo volute portare in primo piano, convinti che – forse anche nelle intenzioni di Platone – esse segnalassero snodi importanti del dialogo. Da questi snodi comici ed ironici ha preso avvio, nella nostra immaginazione, la metamorfosi dello scritto filosofico in testo teatrale di Commedia dell’Arte.
La stessa metamorfosi che, nella messinscena, trasforma ritualmente gli attori in maschere: i corpi si trasformano e così la voce, il gesto, il movimento, l’abito.
Ne è scaturita una traccia drammaturgica, poi rimaneggiata dal lavoro degli attori, in cui la comicità si affianca alla malinconia o persino alla tragedia, a note liriche e – per dirla con Diotima – a “barlumi lineari di pensiero”. Un ringraziamento al Dipartimento di Filosofia del Liceo Artistico di Verona, che ci ha incoraggiati in questa avventura.
Mario Gallo, Francesca Nardi (autori del canovaccio)
Le musiche si sono ispirate, come suggerito dal sottotitolo del progetto, ad un incontro tra tradizione musicale tipica della Commedia Dell’Arte ed Innovazione. In linea con il testo teatrale si sposano ritmi popolari ad echi rinascimentali e a danze dell’est si alternano melodie impressioniste o, talvolta, sperimentalismi percussivi PostModerni.
Francesco Menini (autore delle musiche e direttore d’orchestra)



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7 gennaio 2017 ore 17.30 Finissage della Mostra di Demian Accardi

7 gennaio 2017 ore 17.30 Finissage della Mostra di Demian Accardi

VISIONI ARCHETIPICHE DI LIVELLI ONIRICI


Opere in bronzo di Licia Massella
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